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Gli ambiti di ambiguità ampliano la possibilità di poter guardare le cose
Ama con tutto te stesso il bambino che c'è in te
Comprendi cosa dipende da te e cosa no. Poni atenzione solo alle prime.
I figli sono grandi maestri, ogni giorno ci aiutano a crescere
È possibile creare la realità educativa che desideri
Quanta perfezione c'è in noi: corpo, mente e spirito sono connessi
ESSERE INSEGNANTI CREATIVI

Creativita’ significa CRESCERE, deriva infatti dal termine di origine indoeuropea, keré crescere.

Winnicott afferma che “è solo nell’essere creativo che l’individuo scopre il Sé”. (Winnicott, 1974)

Questa parola ha dunque molto da condividere con il compito dell’educazione che dovrebbe essere anche quello di stimolare e favorire lo sviluppo di ogni aspetto della persona, nel rispetto delle proprie peculiarità individuali e dei propri tempi di crescita.

Essere insegnanti creativi può favorire la percezione di sé stessi come in continua crescita riuscendo anche a realizzare le proprie potenzialità per possedere una migliore conoscenza di sé e degli altri.

Questi sono tutti fattori che permettono di vivere pienamente e in modo soddisfacente, raggiungendo il proprio benessere personale. (Zani, Cicognani, 1999)

Ma concretamente cosa significa ESSERE CREATIVI?

Ci sono interi manuali sulla creatività, ma sintetizzando, da diversi studi (Cropley, 1978 – Mencarelli, 1989 – Cropley, Skidan 1943 – Shubert, 1975), essere creativi significa:

  • Avere consapevolezza dei problemi e della realtà circostante
  • Avere la capacità di formulare domande in modo nuovo
  • Centrare il nocciolo del problema
  • Possedere capacità analitica e sintetica
  • Essere ricchi di idee
  • Avere un pensiero flessibile
  • Essere originali
  • Avere capacità di adattamento e situazioni inconsuete ed inattese
  • Avere scioltezza e fluidità verbale, ideativa e associativa
  • Essere intraprendenti, aperti e tolleranti
  • Essere capaci di dominare i processi di cambiamento, le situazioni nuove e l’insicurezza
  • Risolvere i problemi quotidiani in maniera efficace

Il sistema educativo attuale tende a privilegiare gli aspetti cognitivi parcellizzando il sapere e le conoscenze in tante discipline portando a sviluppare solo alcune parti e a non saper gestire la complessità.

La creatività potrebbe davvero aiutare invece ad allargare lo sguardo educativo per riuscire a trovare possibilità inattese e originali che coinvolgano i diversi aspetti educativi.

Secondo uno dei più autorevoli psicologi del ‘900, Joy Paul Guilford, una delle pecche della scuola è quella di trascurare la creatività e il pensiero divergente. Ad essere favorito, solitamente, è il pensiero convergente, quello logico, razionale, che fa sì che i ragazzi rispondano alle domande degli insegnanti in maniera riproduttiva, senza una critica e una ricerca personale. Il principio è che ad una domanda A vi sia una risposta A, ad una domanda B una risposta B ecc.

Invece il pensiero divergente, irrazionale e produttivo fa emergere la creatività dell’alunno. Una mente pensante potrà dare ad una domanda A anche una risposta B, C, D, ecc.

Lo sviluppo del pensiero creativo è una competenza molto importante nel percorso formativo e dovrebbe assumere un ruolo rilevante anche all’interno della scuola, perché permette ad ognuno di non ragionare come “robot” ma come individuo. Chi non ragiona in maniera creativa non sarà in grado di sviluppare una buona personalità in futuro.

La creatività è un processo attivato dall’uomo nel suo relazionarsi con il mondo ed è alla portata di tutti: in quanto processo può essere appreso e possono esistete strumenti e metodi per svilupparlo.

Ogni strumento e metodo sono da personalizzare in quanto sono i nostri desideri e i nostri bisogni a fungere da innesco per avviarli. Se non avessimo desideri, sogni e sentimenti non ci sarebbe la tensione emozionale e cognitiva necessaria per dare il via ad un processo creativo capace di modificare la realtà con i suoi effetti.

La realtà ci offre mezzi e strumenti di azione: la creatività non è astratta ma è una sorta di ricombinazione delle strutture e delle informazioni che abbiamo a disposizione.

Il processo creativo per una insegnante si potrebbe concludere dunque con la realizzazione di un prodotto che sia utile e nuovo.

La creatività ha delle caratteristiche che la contraddistinguono:

  • La Curiosità

Desiderio di sapere e conoscere; spinta ad imparare, scoprire, esplorare: non tutto si trova sempre sotto i nostri occhi. L’insegnante dovrebbe seminare dubbi, stimolare domande, non temere il confronto.

Necessario uscire dalla propria ROUTINE quotidiana per rendersi conto delle opportunità.

  • La Comprensione

Il mondo in cui viviamo è una costruzione sociale (BERGER, LUCKMAN, 1997) e gli individui contribuiscono alla costante definizione del reale tramite le loro azioni, idee e reciproche interazioni. Comprendendo il significato profondo di questa cornice è possibile superarla e guardare la realtà da altri punti di vista.

  • la Rivoluzione

Volontà di costruire qualcosa di meglio. Sviluppare questa caratteristica significa rendersi conto di essere protagonisti della propria esistenza e che la realtà è plasmabile dall’azione umana. Significa anche imprimere coscientemente una direzione al proprio agire in vista di uno stato migliore.

  • Autoconsapevolezza emozionale

Sviluppare l’intelligenza emotiva: abilità che consente di riconoscere e gestire le emozioni, di guidarle nelle direzioni più vantaggiose per il soggetto e di cogliere i sentimenti altrui. Nel processo creativo il soggetto è emotivamente coinvolto (Cropley, 1978).

  • Generazione

Come capacità di creare prodotti nuovi ed utili e come capacità di pensare nuove idee, nuovi scenari e nuove prospettive. IMMAGINARE E AVERE IDEE NUOVE: pensiero divergente.

  • Scelta

Dare una rotta alla propria esistenza per non perdersi nella frammentarietà delle opportunità infinite: è nella scelta consapevole che si colloca la libertà.

  • Ambiguità

La disponibilità ad accettare il dubbio, il paradosso e l’incertezza. Spesso questi sentimenti provocano frustrazione ma possono essere anche utilizzati a favore dei processi creativi: gli ambiti di ambiguità ampliano le possibilità di poter guardare le cose.

Tutte queste caratteristiche possono diventare degli importanti aspetti per provare a sperimentare con i propri alunni dei giochi educativi da realizzare insieme a loro.

Inoltre le attività che stimolano la creatività possono essere una buona risorsa anche dal punto di vista dell’inclusione perché chi ha difficoltà nell’apprendimento si potrebbe rivelare abile nelle attività proposte e sperimentare un successo che solitamente a scuola non riesce a raggiungere. L’attività in gruppo può essere un buono strumento per favorire l’inclusione e la collaborazione degli studenti, oltre che costituire un modo per ampliare la capacità di pensiero.

Alla luce di queste considerazioni gli insegnanti, quale che sia la loro materia, devono essere consci delle opportunità di incoraggiare la creatività a scuola e ricompensare piuttosto che demotivare.

Il focus dell’insegnante creativo deve centrarsi sullo sviluppo, per lo studente, di un approccio verso la risoluzione di problemi (problem solving), promuovendo e valutando il pensiero creativo e la diversità di opinione. Esistono strategie centrate sullo studente che possono coinvolgere la creazione di concetti e nuove idee, obiettivi e interessi condivisi, confronti, attivi scambi di opinioni in piccoli gruppi, con i bambini più piccoli sottoforma di gioco.

Una caratteristica fondamentale del pensiero creativo è la flessibilità, cioè la capacità di passare da una categoria di idee a un’altra in modo da sviluppare idee flessibili.

Per esempio un’attività che può essere organizzata a scuola utile per sviluppare questa caratteristica è la proposta di oggetti differenti agli alunni con la richiesta di individuare nuovi utilizzi per ciascun oggetto in situazioni differenti; per facilitare il lavoro si possono proporre già alcune situazioni e chiedere come si potrebbero utilizzare gli oggetti proposti in ciascuna situazione. In questo modo i partecipanti sono stimolati a pensare a utilizzi differenti e rendono più flessibile il loro pensiero, capendo che la funzione di un oggetto non è solo quella più comune.

Un altro elemento che aiuta a sviluppare il pensiero creativo è l’utilizzo di materiali differenti come colori, costruzioni, materiali da manipolare, eccetera. L’insegnante può iniziare a utilizzare i materiali a disposizione offrendo spunti interessanti e gli studenti poi possono scegliere, in modo autonomo, il materiale che preferiscono e sentono più affine.

Per svolgere attività di questo tipo è fondamentale che l’insegnante crei il giusto clima in classe; ogni bambino, ragazzo deve sentirsi libero di esprimersi ed è fondamentale stimolare il coinvolgimento e l’attenzione di tutti.

L’insegnante deve trovare il giusto equilibrio tra l’essere una guida e un punto di riferimento per i suoi alunni e il lasciare loro lo spazio e l’indipendenza necessari per sviluppare le loro idee ed essere in modo originale.

L’insegnante nel generare creatività può allenare la sua e nello stesso tempo crescere assieme ai suoi alunni.

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