Articoli

Gli ambiti di ambiguità ampliano la possibilità di poter guardare le cose
Poni la massima attenzione su ciò che vuoi che accada
Quanta perfezione c'è in noi: corpo, mente e spirito sono connessi
Educare significa prendersi cura del vero sé
Valorizza le tue potenzialità e vivrai felice
Educare: chi educa chi?
Quando i nervi saltano!

Quante volte abbiamo perso la calma di fronte alle proteste dei figli?

Quante volte abbiamo provato a trattenerci, ma nonostante i nostri sforzi, sono uscite urla da Tarzan dal nostro corpo?

Quando i nostri nervi saltano e ci sembra che siamo fuori controllo?

Spesso i conflitti in famiglia sono inevitabili ed è davvero difficile, se non impossibile, mantenere sempre e comunque una calma zen con i propri figli.

Innanzitutto è bene ricordare che ogni contrasto in famiglia che si trasforma in conflitto può essere occasione di crescita e riflessione.

Cosa accade in noi? In che situazioni della giornata capita più spesso? Quali sono le mie (nostre) aspettative da genitore e quali sono le aspettative dei nostri figli?

Spesso i figli non si sentono compresi e vedono i genitori come severi adulti che dettano regole strambe per le loro reali esigenze e necessità.

Per contro, mamme e papà si sentono spiazzati di fronte alla non esecuzione di alcuni compiti, al non rispetto delle regole da loro imposte e da atteggiamenti poco comprensibili ai loro occhi.

Per di più, queste situazioni, si enfatizzano maggiormente alla fine dell’infanzia e inizio adolescenza. In questo periodo emergono con forza il carattere, la personalità e la voglia di indipendenza! I genitori incominciano a sentirsi disorientati di fronte alla trasformazione repentina di quello che fino a poco prima era “il loro piccolo”.

Sono convinta che, con tutte le difficoltà dei singoli casi, l’atteggiamento dei genitori in queste situazioni conflittuali sia fondamentale e possa essere occasione di crescita reciproca.

E’ possibile da parte degli adulti che educano ridurre queste situazioni diventando meno rigidi e controllanti. L’autoregolazione emotiva (la capacità di regolare le proprie emozioni) dovrebbe essere già acquisita dagli adulti e trasmessa ai propri figli.

Padri e madri dovrebbero imparare ad osservarsi e, quando la rabbia inizia a crescere e i nervi stanno per saltare, riuscire a controllarla, o fermando ogni tipo di azione prendendo tempo (i famosi “conta fino a 10” e respira), oppure andare in un altro luogo se necessario (scaricare fisicamente con il movimento la tensione dell’ira), e quando è passato il momento critico “dello scoppio” manifestare la propria rabbia (mai reprimerla) attraverso uno tono di voce fermo e autorevole, cercando di spiegare ai propri figli il motivo della propria arrabbiatura. Non è semplice, ma non impossibile: è un allenamento!

Nell’agire in questo modo anche i bambini imparano che le emozioni si possono riconoscere e controllare canalizzandole positivamente. Al contrario, i figli si sentono meno sicuri e protetti e tendono a sviluppare problemi emotivi e comportamentali.

A guidare i genitori, insomma, dovrebbe essere la consapevolezza che i figli stanno crescendo e stanno sperimentando fasi di vita delicate.

Anche l’umorismo può essere un valido alleato: l’ascolto e la sdrammatizzazione con una battuta di spirito, a volte, funzionano meglio di giorni di conflitti aperti.

Dunque se i vostri figli vi sfidano, fatevi trovare pronti ed allenati, e se ancora una volta non riuscite ad evitare l’esplosione, rimboccatevi le maniche e cogliete ogni occasione per riprovarci.

Gestire la rabbia si può!

Ultime attività
Servizi
Altri articoli

VUOI PRENOTARE UN APPUNTAMENTO?

RICEVO IN PRESENZA PRESSO CENTRO BARONCINI DI SESTO CALENDE (VA)

SEI DISTANTE O PREFERISCI ON LINE?

Ricevo su piattaforma ZOOM e puoi prenotare il tuo posto scrivendomi via email.